mercoledì 25 giugno 2008

Riflessioni e rincorse

Lenti passi per l'inizio di un percorso. Si va all'indietro per lanciarsi in progressione, stabilire la giusta distanza per una rincorsa efficace. E poi, metro dopo metro, la tua ombra si trascina fino al punto giusto. Quello da cui ripartirai.
Sento che il periodo peggiore si sta staccando pian piano, quasi un parto, lento e avvertito in ogni centimetro, e sta finalmente per cadere lontano da me. Se non gli rifilo un calcio ben piazzato prima.
Quindi, aria a chi mi ha delusa, aria alla visuale nera che aveva da un po' sostituito la mia voglia di sognare, alla stanchezza, alla debolezza fisica e mentale.
Non sono da me, ora ritornano protagoniste la freschezza, la voglia di abbracciare il bello, il piacevole, la stima di me stessa - anche se quella non mi aveva mai abbandonata - di costruire e godersi ogni cosa grande e piccola, nella sua bellezza e unicità.
Ma sono contenta perché sono riuscita ad ascoltarmi e a non ignorare le mie necessità. E stavolta brava me lo dico da sola.

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