sabato 11 aprile 2009

Per il potere di Grayskull!


Ma ora vi sembra normale che il sabato sera prima di Pasqua io me ne debba star qui a battere sulla tastiera del pc, con il programma trash dei giovani talenti della Clerici in sottofondo, mentre una giovane ugola canta "Sarà quel che sarà"?
NO!
Ecco, appunto.
Mi girano quelle che non ho, ho perso la giornata n° 552 penso, da quel maledetto 27 novembre 2004, cioé da quella sera di quasi 5 anni fa in cui la gente ha cominciato a giocare al tiro a segno con il mio povero collo, e la mia salute ne è rimasta pesantemente segnata.
Ora, non bastano le fisioterapie, il pilates, il nuoto, le mille accortezze e limitazioni che ho ogni secondo per evitare il male. No. Spesso, con qualche periodo di tregua, le infami crisi di dolore ritornano a minare la mia salute, la mia vita sociale, e anche il mio buonumore.
Di fronte a loro, mi spengo, mi piego, rantolo, combatto ma perdo serate, risate, sorrisi, avventure, sicurezza e spensieratezza.
E mi girano i coglioni!!!! Non ne posso più!
Non mi interessa del lavoro, degli eunuchiappenninici, degli amorazzidolcestilnovo, del contratto, della retrocessione, niente. Il mio unico pensiero è ritrovare la salute. E stai a vedere che mi liquideranno il tutto come se fosse una bazzeccola dall'assicurazione. Possa che gli venisse un agro a tutti quelli che mi hanno ridotta così.

domenica 5 aprile 2009

C'est plus facile!

Dolori a mostro!!! Aiuto salvatemiiii! Ancora punture, pastiglie e company per il mio povero collo.


Poi sconfitta mega anche dei ragazzi, chiusura di una stagione da rimuovere completamente.


Poi Berlusconi che continua a fare le peggio figure di merda in tutto il mondo, ma è ovviamente tutta una trama della stampa comunista.


Poi il cretino del dottore avellino-triestino che continua a smaronarmi, complimenti per la costanza, ma tanto non gliela darò mai, e non lo ha ancora capito.


Poi vado a fare un giro al mare e mi prendo l'acquazzone (e una cioccolata calda con la panna!).


Ieri la retrocessione, con una serie fantastica di messaggi dall'eunucoappenninico, che come disse la Ginevra, un dito in c. era più simpatico, ma ero talmente giù di padella che non avrei reagito neanche se mi fossero atterrati i Visitors sul terrazzo.


E oggi, unica consolazione per i dolori della Giovane C., LUI, il mio amoredolcestilnovo. Finalmente vestito "da tutti i giorni", con quegli occhi neri, la pelle scura, che scherza e come al solito non si sbilancia, ma non mi importa! Me lo godo ancora un po', per quel tempo che mi rimane prima che se ne vada. E faccio un sogno semplice semplice: andarci a bere un Sanbittèr insieme. Con quel pizzicorino frizzante e gioioso in gola, e quella vista meravigliosa davanti. Basterebbe poco per una piccola grande felicità!