sabato 31 maggio 2008
Disarmante
Ma non si vergognano alla RAI di mandare in onda una porcheria del genere? Ho capito perché non guardo quasi mai nulla...
San Gallo chiama Chiara...

La giornata è scorsa bene, pian piano mi sto rimettendo in carreggiata, dopo gli schiaffoni rimediati rispettivamente in amore-carriera-salute. Mi rialzo, riparto. Solo senza fretta, con la filosofia del bradipo. Nessuno mi corre dietro, quindi cammino alla giusta velocità; e so già che mettere bene in evidenza i miei desideri è un buon punto da cui entrare in pista.
Il resto, spero che venga da sé. Sono in una sorta di limbo del presente, una condizione che aleggia fra il voler mettere in stand by il passato, che per una storica è oro, e meno ansia - in positivo - del futuro.
C'è ancora spazio per qualche incursione in quello che è stato, per tuffarmi a piene mani in periodi felici che, pur sembrandomi ormai lontani anni luce, hanno lasciato tanto dietro di me.
Sono posti, colori, suoni, ognuno con la sua madeleine particolare.
Prendi Via San Gallo, la mensa di Sant'Apollonia, i dieci passi dal portone del Dipartimento di Storia alla soglia del cortile. Quell'odore uguale tutti i giorni, anche se cambiavano menu in continuazione, la tessera con la mia foto in versione russa (ribattezzata Kiaroskya!), le code con lo stomaco che urlava dalla fame, le conoscenze più o meno gradite, il colpo d'occhio con sguardo clinico per trovare tavolo, e possibilmente vicino interessante appena entravi, il cartoccino di latte Mukki formato succo di frutta (una delle più belle invenzioni di ogni epoca) e il descanso con 5 portate 5, al modico prezzo di 3.600 lire piantate nella pancia, che atterrivano anche il più cinghiale degli studenti.
Oggi quell'oretta magica e tragica, l'ho rivissuta con una delle mie grandi amiche del tempo, la Eli, trasferita da anni in Francia.
Certo, passare dal vederti tutti i giorni a incontrarti una volta ogni due anni quando va bene, l'è dura. Però penso che certi rapporti rimangano senza scalfirsi, e il nostro è uno di quelli. Di certo è fra le persone con cui mi sono divertita di più. Ora il tenore dei nostri discorsi è cambiato, ma lo spirito no, e anche se gli str**** dove lavoro mi hanno negato le ferie che mi spettano, e mi tocca rimandare il viaggio a Vichy da lei, prima o poi riuscirò a bisbocciare ancora una volta come nelle nostre migliori abitudini. L'apice è stato in occasione del viaggio di qualche anno fa nel suo paese d'origine, Sarteano, in cui ho stabilito il record olimpico di montenegri bevuti da una donna, lasciando sconvolti tutti gli avventori del bar locale.
Oltre ai miei deliri alcolici, era stata una tre giorni stra divertente, rilassante, di quelle che ti scaldano lo spirito e non scordi più. Forse la Toscana da cartolina è inventata apposta per i turisti inglesi e a te dicono che non esiste, ma io l'ho trovata. Quella e un sacco di altre volte, ed è anche per questo che mi è entrata nel cuore per non uscirne più.
Vediamo cosa succederà nei prossimi mesi, ma mi auguro di poter trovare sempre più spesso quel gusto per la vita, la goliardia, le bellezze incantate uscite dalla mano della natura e dell'uomo che mi hanno resa così felice di poterle assaporare.
venerdì 30 maggio 2008
La Luna!



A chi dice che i gatti sono insensibili e infingardi, a chi vede solo i cani, a chi non ha mai avuto un animaletto per casa, che vi perdete...
Non è un nobel, tant'è che la chiamiamo Pollo, probabilmente vede gli alieni, quando si mette per minuti a fissare il vuoto.
Ha perso un po' di smalto nel cacciare le mosche, e il suo paradiso è pieno di croccantini ed elastici. Non c'è mai stato verso di portarla in giardino perché ha paura, e non ha mai degnato di uno sguardo il gatto della vicina.
Sporca i muri, non vede l'ora di farsi le unghie sul divano, quando dormo mi sveglia per uscire dalla mia stanza, ma non la cambierei con nessuno!
In pillole parte II

E partiamo con le cose belle: 100-92, i Lakers conquistano la West Conference e volano in finale dopo aver archiviato la pratica Spurs. Onore ai vinti, ma i gialloviola centrano per la 29° volta questo traguardo esaltante...e bravi ragazzi, su tutti the one and only, Kobe il Magnifico!
La mia rosticceria preferita ha cambiato gestione, speriamo che i sapori restino quelli. Per adesso penso in bene, il pollo del giovedì era ottimo, e anche il bancone prometteva davvero prelibatezze per il palato.
Spezialmente, il sito con cui ho iniziato a collaborare come redattrice web, ha chiuso per decisione dei fondatori, dopo una forte differenza di vedute con il Comune, che avrebbe dovuto finanziare l'esperimento, uno dei pochi venuti dai giovani spezzini pensato per i giovani, e ha preferito poi puntare su un altro portale. Non entro nel merito della questione. Ora è rimasto il forum, ma sinceramente non mi ci trovo più molto: è diventato un covo di fasci, intolleranti, che parlano come se vivessero in un quartiere periferico di una metropoli assediata da reietti. Pullula di interventi rozzi anche sotto il profilo concettuale, con la gravante che a parlare di intolleranza non sono anziani di 90 anni, ma ragazzi dai 20 ai 35 anni. Che non sono minimamente interessati ai problemi veri della provincia e della città.
E a proposito di questi ultimi, ieri è uscito un articolo in cui sono diffusi dati agghiaccianti per i giovani spezzini: oltre il 40% dei laureati è costretto a cambiare residenza per trovare lavoro. Senza contare una realtà triste, che non è stata menzionata, ma purtroppo c'è: tante persone che sono riuscite a concludere l'università, hanno trovato impiego in call center o come commessi/e. Bel posto di... Veramente, se faccio il confronto con le altre realtà che ho trovato, penso solo che i nostri amministratori debbano proprio vergognarsi. E spero di far parte dei 40% molto presto, perché davvero Spezia non la sopporto più, mi pare di buttare via tutto quello che ho imparato, e sono stufa di dover misurare le parole, perché se uso termini troppo ricercati sembro quella che vuol far la maestra.
"Il ciclone" di Pieraccioni non è davvero un capolavoro, però lo adoro perché:
- mi ricorda un periodo felice
- il ragazzo mascherato da Ceccherini col ramato che girava al martedì grasso di Firenze vince il premio Carnevale
- la scena in cui Levante si schianta in motorino mi fa morire dal ridere
- vivevo vicino al ristorante Beatrice, dove i protagonisti si trovano per l'ultima cena insieme - anche se oggi c'è un lounge locale da fighetti - e quando ci passavo davanti mi guardavo tutte le foto del film fatte in presa diretta esposte sulla porta
- la scena di cercare un posto bello per darsi il primo bacio l'ho fatta anche io, citazione molto riuscita (a Barcellona però)
- la Katia innamorata di Pieraccioni era quanto di più trash si possa immaginare
- E' un'occasione in più per vedermi i notturni fiorentini, che non ce n'è mai abbastanza
La mia capa sta raggiungendo livelli di smaronamento sconosciuti a noi umani. A parte che ha un radar che le consente, a 100 km di distanza, di beccarmi mentre sono in bagno o bevo il caffé al bar (sono uscita per 3 minuti alle 11.15 ed è riuscita a chiamarmi in quell'esatto momento), poi mi ha detto "Stamattina hai fatto solo una chiamata alle aziende, come mai?" Ma smettila di smaronarmi!!! A concludere, mi passa la mia collega, poverina, in preda a crisi isterica che mi tira un bestemmione degno di un bar della campagna toscana. E posso solo immaginare come la stia tartassando. Solidarietà a L.
Questi pretonzoli che vogliono dettar legge su ogni cosa mi hanno sfinita! Una povera donna afflitta da malattia incurabile e gravemente degenerativa, ha deciso di non farsi praticare la tracheotomia, ennesimo passo di un cammino per prolungare un'agonia senza speranza di guarigione. Cosa c'è di male nel rifiutare, cosciente e adulta, l'accanimento terapeutico?
Bene, per i nostri vescovi, ciò non è ammissibile. A che servirebbe secondo loro? A vivere un altro mese di atroci dolori? Beninteso, non si è fatta iniettare una dose di veleno, mi pare una prospettiva molto diversa. Adesso bisogna avere l'autorizzazione del giudice per decidere se e come farsi curare? A me sembrano davvero cose allucinanti e fuori dal mondo. Vorrei tanto sapere che ne direbbe Gesù Cristo di queste cose. Ma sul serio, non per fare una battuta ad effetto.
giovedì 29 maggio 2008
Integrale!

Visto che ci ha regalato la frase vincitrice della serata di ieri, non posso che metterla nella versione estesa: sarebbe un peccato lasciarla nel dimenticatoio..
Tanto più che abbiamo parlato un sacco di Bologna, ora più lugubre che gioiosa, ma sempre la Dotta affascinante e panciuta, nonostante i violentatori, i punkabbestia e i sindaci sceriffi.
Morellino & frasi storiche
E Morellino di Scansano ad innaffiare il tutto.
Conviviale, spensierato e allegro.
Incursioni sullo sconfinato e sfacciato mondo del rock, chiacchiere, politichino e politichese, insulti vari al Berluska (ma anche ai rossi duri e puri che manifestano contro se stessi mentre sono al governo), sulla Gelsomina murata viva nel castello di Fosdinovo, news da Milano e amarcord dei nostri concerti più belli (per me, vincono Bjork, gli U2 e i Pearl Jam, anche se un live di Jamiroquai e dei Blur sono fra le cose più divertenti che ho vissuto).
E soprattutto, le perle: dopo il picco massimo, l'inno alla frutta di stagione (vedi post precedente) dell'ormai leggendario barista di Cavallotti, che merita un posto si rilievo all'interno della mitologia spezzina, la Franki e la Giama mi deliziano.
Franki: "E non so, a me far così sembra come spruzzare il deodorante dopo aver fatto la cacca"
Giama: " Mio cugino era così comunista che da bambino voleva mangiarsi da solo"
Ma la frase trionfatrice, senza concorrenti è del grande Lucio Dalla:
W il Morellino!!!
mercoledì 28 maggio 2008
E' tutto vero!!!

Barista 2: "Deh, se vuoi una spremuta te ne vai in farmacia e ti compri un Cebion"
SENZA PAROLE...
martedì 27 maggio 2008
Rebus: quello che vorrei in questo momento

Ho totalizzato 14 giorni di ferie e voglio godermeli tutti dal primo all'ultimo.
Anzi, a dirla tutta, ho proprio in mente di rifiutare il nuovo lavoro all'interinale, di cui non me ne può importare di meno, prendermi un mesetto o due di pausa, e a settembre rimettermi in pista con le pile ricaricate.
Stavolta per fare davvero quello che mi piace, non per un ripiego e con un fisico rimesso al nuovo al 100%.
Ora mi sento un leoncino... Piccino, che deve ancora entrare nel vivo della lotta, ma che davvero non vuole gettare la spugna, solo pianificare la strategia giusta.
E poi raccoglierò i frutti.
lunedì 26 maggio 2008
La canzone del momento!
