E Morellino di Scansano ad innaffiare il tutto.
Conviviale, spensierato e allegro.
Incursioni sullo sconfinato e sfacciato mondo del rock, chiacchiere, politichino e politichese, insulti vari al Berluska (ma anche ai rossi duri e puri che manifestano contro se stessi mentre sono al governo), sulla Gelsomina murata viva nel castello di Fosdinovo, news da Milano e amarcord dei nostri concerti più belli (per me, vincono Bjork, gli U2 e i Pearl Jam, anche se un live di Jamiroquai e dei Blur sono fra le cose più divertenti che ho vissuto).
E soprattutto, le perle: dopo il picco massimo, l'inno alla frutta di stagione (vedi post precedente) dell'ormai leggendario barista di Cavallotti, che merita un posto si rilievo all'interno della mitologia spezzina, la Franki e la Giama mi deliziano.
Franki: "E non so, a me far così sembra come spruzzare il deodorante dopo aver fatto la cacca"
Giama: " Mio cugino era così comunista che da bambino voleva mangiarsi da solo"
Ma la frase trionfatrice, senza concorrenti è del grande Lucio Dalla:
"Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto
gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino
mi guarda con la faccia un pò stravolta e mi dice "sono di Berlino".
W il Morellino!!!
W il Morellino!!!
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