
La pubblicità è tendenziosa, elemento insito nel suo essere e nel suo perché.
La casa madre lancia il prodotto, lo sostiene, lo rinnova. Sono parabole ormai scritte, anche se spesso hanno esiti differenti. Oggetti, servizi, iniziative e chi più ne ha più ne metta, bombardano ogni giorno i nostri sensi, solo l'olfatto e parzialmente il tatto e il gusto riescono ancora a salvarsi, ma vista e udito vengono continuamente sollecitati a comprare questo o quello.
Personalmente cerco di farmi condizionare il meno possibile, anche se a volte la curiosità ha la meglio e cedo. La cosa che invece m'influenza molto, invece, è il passaparola: conoscendo anche i gusti e le esigenze delle persone che mi parlano di un prodotto, mi è più facile capire se potrà, o meno, fare al caso mio.
Questo funziona molto bene anche con i perfetti sconosciuti: ho letto su bookings i giudizi sugli alberghi, e ho recentemente scoperto il sito ciao.it, in cui ognuno è libero di esprimere la propria opinione sulle tipologie più disparate di merce.
Questa è la pubblicità che interessa a me, quella più veritiera e attendibile.
Quindi, per unirmi al coro, sponsorizzerò anch'io un prodotto che adoro: la marmellata Bonne Maman.
Non fatevi sviare dal nome francese, in realtà è un prodotto industriale italianissimo, che sfrutta l'appellativo d'Oltralpe e un packaging geniale, che richiama i prodotti di una volta, e dà al delizioso contenuto un'aria di genuinità.
L'ho provata nella versione fragola, mirtilli, albicocca, e sinceramente non so scegliere: sono tutte troppo buone!
Al mattino, un velo di Bonne Maman, mi regala energia e soprattutto gusto e buonumore.
Provatela!
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