Io non ho divorzi da dimenticare, i dispiaceri, ora come ora, me li sono lasciati alle spalle, ma l'esperienza del viaggio è una delle migliori che possano capitare all'uomo.
Centinaia di anni fa con il Grand Tour, oggi con i vettori più moderni, con gli aerei che ti portano dall'altra parte del mondo in una giornata, i treni superveloci, le macchine che rombano.
Cambiano i mezzi, ma non l'essenza, la bellezza della mente che si lava, diventa pronta ad accogliere luoghi, usi e persone nuove, ad abbracciarli per giorni, e portarne un pezzo incastonato nel cuore per sempre.
Finché vivrò vorrò mettermi in moto, non c'è cosa che mi piaccia di più...finora non l'ho fatto abbastanza, ma sto recuperando.
Sto aspettando di vedere "Eat, pray, love", un film ambientato in Italia con alcuni dei miei attori preferiti, che parla di un viaggio interiore e fisico.
Non so come sarà, ma a Barcellona ho trovato il mio. Un ristorante gallego, una chiesa intima e raccolta sulla Diagonal, un appartamento vecchio, accogliente e pieno di gioia davanti alla Sagrada. Non avrei potuto scrivere sceneggiatura più bella.
venerdì 17 settembre 2010
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