Ieri sono tornata a trovare Ale, e finalmente sono riuscita a farlo serenamente, senza patire. Gli ho parlato, gli ho raccontato le ultime - sfigate - avventure, e mi sono seduta vicina a lui. Gli ho portato le mie solite cinque rose rosse, ma soprattutto un giglio splendido. Era lì sulla tomba, e sembrava portar la primavera anche a lui. Mi sembrava di avergli fatto un regalo bellissimo!
Forse mi sarò rintronata, forse avrò bisogno di punti stabili e cosa c'è di più sicuro della morte? Ma anche se ogni giorno sputo su questo destino schifoso che l'ha portato via troppo presto, cerco di trasformarla in qualcosa di positivo, in un sostegno di cui ho necessità.
E so che lui mi ascolta.
giovedì 22 aprile 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento