A volte succede. Senti la notizia, incroci le dita e speri che la botta non arrivi.
Oggi non mi è piombata addosso, ma solo sfiorata - non voglio essere ipocrita - e graffiata; ero io a scrivere le notizie del giorno quando ho saputo dello scooter volato giù da un dirupo, ma a fine turno i nomi non erano stati ancora resi noti.
L'ho scoperto alle cinque: lui ex calciatore famoso, lei concittadina, e soprattutto mia amichetta dell'asilo.
Dopo ci siamo perse di vista, ci salutavamo a malapena, ma mi piacevano - anche se era un po' troppo fighetta secondo i miei canoni - il suo stile e la sua aria simpatica.
E poi era la mia amichetta dell'asilo: per cui, anche se oggi eravamo quasi due estranee, mi aveva regalato tanti bei momenti, e questo è bastato per provare un senso di smarrimento, e volerle tendere una mano, mandarle un saluto, ovunque si trovi ora.
Sono passati quasi trent'anni, ma non mi sono ancora dimenticata il sapore di quella buonissima merendina al cioccolato che mi aveva dato da mangiare in un pomeriggio di giochi.
E' un piccolo, gioioso ricordo. Per me lei sarà sempre quella bambina con cui adoravo mangiare i dolcetti.
Ciao S.
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