
Devo riprendere a disegnare. Assolutamente, è una necessità fisica. In questi anni è spuntata fuori la mia nuova grande passione, la fotografia, ma sento sempre qualcosa che mi manca. Le poche volte che mi sono messa a farlo, è stato come tendere la mano a me stessa, riuscire a tirare fuori elementi che le parole e a volte i pensieri stessi sono incapaci di fare. Troppo risucchiata nel vortice degli impegni, senza il posto giusto da consacrare alla mia arte figurativa, ho preferito passare oltre, ma il richiamo è sempre vivo.
Devo riuscire a trovare il mio angolo, il mio tempo e a lasciare il mio segno. Non è un hobby, è un'estensione di me. Come un piccolo figlio, con cui resta un forte legame fisico e affettivo.
Io lo sapevo. Oggi in treno ho letto un libro fantastico di David Lynch, e lui mi capisce.
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